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Comprensorio Ad Duas Lauros - Via Francigena nel Sud

Territorio di insigne valore culturale nel Municipio Roma V

In questo territorio di Roma è in corso di realizzazione un programma municipale di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale locale incentrato su un progetto di ecomuseo urbano nell'area archeologica del Comprensorio AD DUAS LAUROS, già riconosciuta da Decreto ministeriale di vincolo ex L. 1039/1942, secondo fonti antiche (Liber Pontificalis - 314 d. C.) praedium imperiale che si estendeva dalla Porta Sessoriana - l'attuale Porta Maggiore - fino al terzo miglio dell'antica Via Labicana - l'odierna Via Casilina. Un territorio ricchissimo di insigni memorie storiche e monumenti frutto di una stratificazione avvenuta in un lungo periodo storico, dal III sec. A.C. fino all'Alto Medioevo, sovrapponibile all'odierno V Municipio di Roma fra la Basilica di S. Croce in Gerusalemme, Porta Maggiore, le Vie Prenestina e Casilina. Queste ultime, essendo state per secoli gli assi viari del pellegrinaggio, sono annoverate negli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa, primo tratto urbano della Via Francigena nel Sud.

A Roma sulla Via Casilina, l'antica Via Labicana, nel territorio dell'attuale Municipio Roma 5 attraversato dagli itinerari della Via Francigena, sorge il Comprensorio archeologico Ad Duas Lauros, praedium imperiale di epoca costantiniana, testimonianza delle origini del cristianesimo e del pellegrinaggio, dominato dal complesso archeo-museale del Mausoleo di S. Elena e delle Catacombe Santi Marcellino e Pietro. Il mausoleo, fu tomba dinastica dell'Imperatore Costantino e della madre Helena Augusta. Le sottostanti catacombe, terze per estensione in Roma, sono una pinacoteca sotterranea dell'arte romana e paleocristiana. Missione del portale è promuovere la conoscenza e la fruizione di questo grande patrimonio culturale e spirituale alla cittadinanza, a pellegrini, studenti, ricercatori e al Mondo, in partenariato con il Municipio Roma V (delibera consiliare del 25 luglio 2013)

  • Commento sul post "Commissione Mobilità sulla Termini- Centocelle " - resoconto sulla riunione della Commissione Mobilità Capitolina del 4.11.206 e sugli aggiornamenti pubblicati sul sito Sferragliamenti sulla Via Casilina
    Questo ottimo resoconto sulla riunione della Commissione Mobilità porta a due considerazioni iniziali: alla riunione (non) era presente un convitato di pietra, la Regione Lazio; continua ad essere ignorato un ulteriore danno - oltre a quello subìto dai cittadini - il disservizio pregiudica il grande patrimonio cultura e il potenziale turistico di un'area urbana comprendente l'antica Via Labicana, il Comprensorio Ad Duas Lauros, il Parco Centocelle, la Tenuta della Mistica, di alta vocazione culturale e turistica, sulla quale sono già stati operati grandi investimenti con fondi Giubileo 2000 - Roma Capitale, dove è in atto un progetto di ecomuseo municipale, l'Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros, e che proprio quest'anno il territorio è stato riconosciuto Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa, quale Direttrice della Via Francigena nel Sud .
    Su tutto questo, sul complessivo progetto di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale nel territori dei Municipi V e VI che procede dagli anni '90, attualmente c'è il più completo immobilismo degli Enti locali, anche per dissennate politiche di viabilità e trasporto pubblico fatte finora.
    Il danno, veramente enorme, consiste anche nell'insensato spreco di risorse provocato dal mantenimento due servizi, entrambi inefficienti, sulla stessa tratta della Via Casilina: uno su gomma, il bus 105 che arriva a tempi di attesa oltre i 50 min., e quello su ferro, il trenino Termini Giardinetti, dal 2015 bloccato "temporaneamente" a Centocelle, in attesa di decisioni del Comune e della Regione che non arrivano mai.
    Ora, essendo largamente dimostrato che i costi di una linea ferroviaria efficiente e di una sovrapposizione con la Linea C sono problemi falsi se non pretestuosi, registriamo che la riunione della Commissione Mobilità del 4.11.2016 si è chiusa con "l'impegno di verificare la possibilità di riaprire la Roma-Giardinetti, ma non senza l'impegno della Regione Lazio". Ne consegue che la Regione Lazio, il convitato di pietra corresponsabile del grave danno, deve provvedere con assoluta priorità e urgenza sul coacervo di problemi ancora irrisolti : viabilità e inquinamento, qualità della vita dei cittadini, prospettive di sviluppo turistico, impegni assunti da Regione e Comune verso le Autorità europee preposte al patrimonio culturale e agli itinerari francigeni.